Appare incredibile ma è proprio il pensiero scientifico dominante odierno a limitare la nostra libertà, la sua stessa tendenza autoritaria ad assolutizzare una razionalità scientifica confinata quale unica forma valida di pensiero, incapace di rendersi conto che gli occhi con qui guarda il mondo sono parte integrante dello stesso mondo.

Questo pensiero si è infitrato attraverso i vari mezzi d’informazione di massa abbracciando inevitabilmente la mediocrità, il ragionamento automatico, la superficialità, il mercato, la demagogia populista e l’ideologia prefabbricata per cervelli connessi a falsi dogmi integrati.

Questa tendenza autoritaria ha trasformato la “scienza” in un ibrido tra un tecnico, un manager e un sacerdote dell’ordine mondiale capitalistico.

Questa scienza si chiama “Scientismo”, o la metafisica che essenzializza un oggetto come definito dai parametri del metodo sperimentale quantitativo che riduce la realtà alla condivisione linguistica e teorica (a sua volta convenzionata in termini matematici) preselezionata e definita appunto come reale, senza tener conto della genesi del linguaggio stesso , della teoria né delle variabili dell’oggetto.

Un ingenua fede nella verità astorica, assoluta e onnicomprensiva della scienza come metodo e come risultato. Un’indebita appropriazione della conoscenza medesima con la scienza.

In un certo senso lo scientismo è il provincialismo della conoscenza, ed è divenuto per questo il verbo comune della cosiddetta globalizzazione.

Ora è necessario capire che la “diffusione culturale” di tale pensiero è avvenuto attraverso quotidiani popolari ed importanti case editrici definite progressiste e che gli apparenti obiettivi antireligiosi erano falsi scopi. Quello che realmente viene mediata è una visione oggettivista della conoscenza.

Inoltre la cultura umanistica e scientifica divulgata nelle università europee riduce la conoscenza ad una convenzione strumentale per il dominio tecnico di struttura extrascientifica (quale il capitale, l’industria, il progresso e la guerra). La ricerca ridotta all’esaltazione dell’utile economico, dell’oppressione e dello sterminio.

Ma non finisce qui, il colpo mortale che si abbatte sulla conoscenza generale è l’allontanamento graduale della visione olistica della scienza come ricerca per l’umanità a favore della suddivisione, della parzializazzione, del particolare a discapito dell’insieme portandoci sempre più ad un’incomprensione della verità scientifica o conoscenza.

Molto prima di tale scienza, con la stessa autocrazia e fondamentalismo viene divulgata la “religione” dove la fede è l’unica realtà riconosciuta a discapito del proprio raziocinio ed intelletto.

Stesso metodo, stesso fine, salvaguardare il potere disciplinando tutti i rapporti sociali in base ad un unica ideologia, manipolando il consenso, controllando e plasmando le opinioni e le convinzioni degli “ignoranti”.

E il trionfo del pensiero unico, esclusivo,l’anticamera dell’annientamento dell’individuo, il trampolino del totalitarismo, la vittoria del mediocre sull’eccellente per mano dell’ignoranza galvanizzata dal potere.

Il sistema piramidale, gerarchico, altro non è che il modo più efficace per eliminare la partecipazione e l’interferenza della maggioranza numerica del popolo, l’esclusione della libertà.

Ciò che il popolo non capisce sono essenzialmente due cose : l’apparente democrazia che in realtà si tratta piuttosto di plutocrazia ossia il predominio sociale e politico di pochi individui e gruppi detentori di grande ricchezze e secondo la reale conoscenza soggettiva del sistema socio economico.

Questo potere temporale ha dunque minato il sapere o la vera conoscenza per realizzare i propri fini.

Tali azioni però non sono sufficienti al controllo assoluto e all’oligarchia non sfugge un fattore importante : nell’uomo non cessa mai la ricerca della conoscenza.

E storia che l’uomo non appagato del proprio sapere e di quello che il sistema gli propone sente di dovere rivolgere le proprie insicurezze e sete di conoscenza altrove.
Egli crede di trovare nelle Loggie massoniche la fonte delle sue esigenze e la soluzione ai propri dubbi.

Lo studio esoterico e “la ricerca del Santo Graal” sono di indubbio fascino ma di nuovo ci troviamo di fronte ad un sistema di controllo di natura piramidale con gerarchie precise e ben delineate, dove fede e “sapere superiore” si trovano perfettamente integrate e distribuite in “pillole” omettendo sapientemente di evidenziare gli effetti collatterali. Scale e gradi sono tenute in “camere stagne” al fine di ottenere un controllo più efficace del sistema.

Le radici del male sono profonde ma possiamo iniziare a realizzare i primi passi,sfuggire le ideologie e i dogmi, rendersi conto dell’irrinunciabile partecipazione attiva alle politiche socio economiche del proprio paese attraverso scelte condivise e propositive. Nonché ad impegnarsi ad una maggiore comprensione del sistema economico nel senso lato.

Libertà vuol dire “partecipazione”.(G.Gaber)